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    Oltre l’essere malato: la clown terapia

    La salute si basa sulla felicità – dall’abbracciarsi e fare il pagliaccio al trovare la gioia nella famiglia e negli amici, la soddisfazione nel lavoro e l’estasi nella natura e nelle arti.”

    Patch Adams

    Quando si parla di terapia si pensa immediatamente all’ambito sanitario, a una diagnosi clinica, a un percorso di cure. Esistono diverse forme di terapia (fisioterapia, psicoterapia, ecc..) e tutte rimandano a un’impostazione che prevede un modo di curare una malattia, quindi i presupposti sono: l’esistenza di un malato e di una cura per farlo guarire. Tra le diverse forme di terapia, ne esiste una che cerca di andare oltre il curare un malato, la clownterapia. Quando si parla di Clownterapia cosa si immagina? Il nome stesso ti rimanda alla presenza di una figura, quella del Clown che nasce originariamente come una figura del circo, caratterizzata dalla capacità di far ridere attraverso magie, acrobazie, gag simpatiche e che ha trovato spazio all’interno dell’ambito delle terapie olistiche e alternative. Uno dei primi personaggi conosciuto per aver diffuso la clownterapia, è il medico Hunter Doherty “Patch” Adams che nel 1971 fondò il Gesundheit (Buona Salute). Il progetto prevedeva di dar vita a una comunità dove fornire cure mediche tenendo presenti gli interessi dei pazienti e del personale. Ciò che spinse Patch Adams alla realizzazione di questa comunità fu il rendersi conto che tutti i professionisti della sanità raramente provano quell’emozione vibrante che è la gioia di essere al servizio di essere umani1. Difatti, Patch argomentò come la sanità stesse diventando una grande azienda , un’industria che perde di vista la persona. A questo filone si lega l’ideale di clown terapia. Lavorare con la persona, non con il malato. Il clown che entra in ospedale sa che va a giocare con persone –che siano essi bambini o adulti- e non si sofferma sullo stato di “malato” , il suo obiettivo è quello di portare una ventata di vibrazioni positive; anche Patch intitolò il suo primo progetto Pensare Positivo. Il clown si meraviglia, gioca con le piccole cose e ha l’animo di un bambino. Il bambino non conosce le differenze, allo stesso modo il clown gioca con tutti non preoccupandosi di quello che l’altro mostra –che sia diverso o malato- ma rivolgendosi semplicemente alla persona. Il naso Rosso è la maschera più piccola del mondo, indossandolo si entra nel personaggio e si riesce anche a modulare le emozioni e andare “oltre la malattia” e guardare la persona.

    Nel mondo, e anche in Italia, sono diffuse diverse associazioni di volontariato che hanno sposato l’idea della clown terapia e che costruiscono attorno a questa il loro mandato. Una tra le tante è l’associazione VIP ITALIA2. La sigla VIP significa “Viviamo In Positivo”, difatti per gli associati essere clown non è solo indossare le vesti di un personaggio quando si entra nella stanza di un ospedale o di una casa di risposo, è anche e soprattutto un modo di vivere. Vip Italia conta 56 associazioni in tutta Italia, i suoi clown vanno non solo nelle aziende ospedaliere, se non anche nelle scuole, nelle case di riposo e porta avanti progetti di missioni all’estero. Di seguito un regalo per voi, lettori, si tratta di un intervista a clown Papaponci di Vip Padova3.

    Ciao Papaponci, ci racconti chi sei e cosa fai in Vip Padova?

    Sono un ragazzo che a Gennaio del 2005 è diventato papà e ha avuto la fortuna e la costanza di accompagnare ed andare a prendere da subito la figlia: dal nido, alla materna fino ad ora alle elementari. Per scoprire che ritorni bambino, con le parole, i versetti, le faccine buffe, per prestarti a giocare a nascondino, a “chiapparella”, a mosca cieca e tanti altri giochi, con tua figlia, i suoi compagni e in qualsiasi occasione di vita, vacanza, giro ed altro. Poi un giorno una voce dentro di te, ti dice:”perché non fare un qualcosa anche per i bambini meno fortunati di noi?”….
    Ti guardi intorno, giri, chiedi e come si usa dire, cadi al momento giusto e nel posto giusto: Vip Padova, fa le selezioni per i nuovi volontari e relativo corso base. Faccio domanda, colloquio e ora mi ritrovo qui a scrivere a voi di Claun Papaponci, nato a Febbraio 2009 con il Gruppo Retromarcia. Ho scoperto i bangs, le bolle, le sculture con i palloncini per poi scoprire la giocoleria e micromagia, niente di che, né professionista e né gran praticante, però ti diverti, con la tua buffaccine ed errori. In questi anni ho scoperto che “se tu ti diverti, si divertono anche gli altri” e questa filosofia l’ho messa in pratica anche nella vita di tutti i giorni, a tutte le ore, in qualsiasi luogo ed occasione ti trovi, cerco di divertirmi ed essere sempre ottimista con pensiero positivo.
    In questi anni di Claun Volontario di Corsia, ho imparato molto e ringrazio tutti i Claun d Vip Italia e Vip Padova, di ieri e di oggi e a tutto quello che ruota intorno al Naso Rosso. Grazie…. 🙂

    La clown terapia, dunque, si propone come un modo di approcciarsi a chi si trova in un momento di difficoltà provando ad andare oltre la sua condizione di sofferenza o malattia. Si cerca di regalare un pizzico di leggerezza e un momento in cui il malato non si senta solo tale, se non anche una persona capace di andare al di là della malattia.

    Bibliografia

    “Salute! Curare la sofferenza con l’allegria e con l’amore” Patch Adams. Feltrinelli 2014.

    1 “Salute! Curare la sofferenza con l’allegria e con l’amore” Patch Adams. Feltrinelli 2014.

    2 http://www.clownterapia-italia.it/vip/

    3 http://www.vippadova.org/lassociazione/vip-padova/

    1 commento

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